Anche se mi sento molto a mio agio con il protocollo delle 7 dimensioni, vengo spesso sorpresa dal vedere dove mi porta una sessione.
Perciò vorrei condividere un’esperienza recente fatta con un ragazzo di 14 anni, (lo chiamerò Luca), che viene due volte al mese a lavorare con me sulle sue sfide di apprendimento.
Luca è stato certificato dislessico e con un deficit di apprendimento che gli permette di usare il computer a scuola. Infatti la sua calligrafia è difficile da decifrare ed assomiglia più allo “zampettare di una gallina” che attraversa il foglio. Così Luca ha deciso di migliorare la sua calligrafia con il seguente obiettivo: “Scrivere chiaro e leggibile in corsivo”. Come pre-attività per il suo obiettivo Luca ha scritto una mezza pagina in corsivo, annotando tutto ciò che gli passava per la mente (vedi la pre-attività qui sotto). Ed in effetti la sua scrittura era davvero poco leggibile.

Ha notato che non riusciva a leggere bene ciò che aveva scritto e gli veniva difficile trovare gli errori per correggerli.
Seguendo il protocollo delle 7 dimensioni dell’intelligenza abbiamo fatto le verifiche rapide e sono risultate in marcia bassa, quindi poco accessibili, le dimensioni della Lateralità (comunicazione), Centratura (organizzazione), Movimenti cranici (ritmo) e Respiro (forza).
Le verifiche in profondità per la Lateralità mostravano che lo stress riguardava le seguenti abilità: la coordinazione occhio-mano; scrivere nel campo mediano; occhio e orecchio sinistro; guardare in basso ad occhi chiusi.
Nella dimensione della Centratura erano in marcia bassa i cloacali, che sono in relazione alla gioia di vivere ma anche alla capacità di proteggersi.
Nella dimensione dei Movimenti cranici alcuni punti sulla testa non erano integrati. Il respiro inoltre era completamente invertito.
La Centratura si è rivelata essere la dimensione prioritaria da riequilibrare e sono rimasta sorpresa quando, come menù di apprendimento, è uscito l’ambito strutturale con la rieducazione del movimento. Luca dapprima ha mosso le braccia in varie direzioni, esplorando il proprio raggio di movimento, e ha notato che il braccio destro era il più bloccato. Dopo avergli praticato il rilascio passivo ed attivo, Luca è stato in grado di muovere entrambe le braccia con maggior agio.
Non è uscito nient’altro da fare. Tutte le verifiche in profondità e quelle rapide risultavano ora integrate; è stato così facile ed efficace!
Quando Luca ha scritto un’altra mezza pagina, per completare le post-attività relative al suo obiettivo, è rimasto sorpreso per come riusciva a tenere la penna con agio e di come la sua calligrafia fosse diventata più chiara. Io ero ancora più stupita per come Luca teneva il foglio nel suo campo mediano,riuscendo ad attraversare con facilità la linea mediana, mentre prima scriveva tenendo il foglio nel campo visivo sinistro e non attraversando affatto la linea mediana.

Io ho imparato una cosa importante durante questa consulenza: bisogna seguire il flusso e avere fiducia nella saggezza innata del corpo! Il corpo di Luca ha trovato una sua strada per riequilibrarsi che io non avrei mai potuto prevedere. E tutto questo è stato reso possibile grazie al fatto di aver posto fiducia nel flusso del processo e nell’uso della procedura delle 7 dimensioni!
Scrivere tutto ciò che gli passava per la mente. Aveva posto il foglio tutto sul suo lato sinistro e non riusciva ad attraversare la linea mediana del suo corpo mentre scriveva.
Ha notato che non riusciva a leggere bene ciò che aveva scritto e gli veniva difficile trovare gli errori per correggerli.
Dopo il riequilibrio:
Luca, nella successiva consulenza, mi ha raccontato che ora riusciva a scrivere più velocemente e che teneva il foglio sempre nel campo mediano.
Nota:
Anche se la calligrafia di Luca è migliorata con l’intervento della procedura delle 7 dimensioni, il Brain Gym® e la Kinesiologia educativa non sono tuttavia procedure che “correggono un deficit”. Ogni cliente va seguito secondo i propri bisogni con modalità e strategie diverse.
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