movimenti per la mente in movimento

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L’Apprendimento attivo richiede Movimenti nelle tre Dimensioni di Dr. Paul E. Dennison

Traduzione Sigrid Loos

I giovani traggono beneficio quando ascoltiamo ciò che conta davvero per loro.

Zane, 12 anni, era un ottimo lettore. La madre lo ha portato nel mio Studio per un equilibrio Brain Gym® e per poter scrivere in modo più leggibile.

Quando è arrivato il momento di scegliere un obiettivo per la nostra sessione, Zane si è reso conto che per lui avrebbe significato  molto di più di migliorare il suo gioco di calcio piuttosto che scrivere meglio. L’ho aiutato a perfezionare il suo obiettivo in: “Tenere gli occhi sulla palla e vedere con la mia mente e il mio corpo come un tutt’uno”.

Poiché anche la scrittura era importante per lui, abbiamo incluso pre-attività per la scrittura a mano. Mentre si sedeva e scriveva una frase, Zane ha detto che gli faceva male la mano, come spesso accadeva quando scriveva. Potevo vedere che sedeva a disagio sulla sedia e che non sapeva ancora come tenere facilmente una penna tra le dita e il pollice per una presa di precisione, usando invece più una presa di forza (1).

La maggior parte delle persone che osservavano Zane seduto e in piedi potevano pensare, dalla sua postura rilassata al indietro, che fosse molto rilassato, forse disinteressato e non realmente coinvolto in ciò che stava accadendo. Potevo vedere, tuttavia, che stava lottando per eseguire i movimenti più semplici, spingendosi in realtà in avanti mentre il suo corpo voleva ritirarsi.

Un esempio della presa di forza.
La mano è ferma e il movimento parte dalla spalla

La mamma di Zane mi aveva detto che la sua insegnante includeva alcune attività di Brain Gym® durante la lezione, quindi Zane aveva fatto Cross Crawl e l’8 dell’infinito ogni giorno per un po’. Eppure questi movimenti della linea mediana(2), da soli, apparentemente non stavano migliorando i problemi di Zane.

Alla fine degli anni ’70, quando ho iniziato a sviluppare le 26 attività di Brain Gym, volevo offrirle in un modo che supportassero tutte e tre le dimensioni anatomiche: sinistra-destra, su-giù e fronte/retro. Nel corso del tempo, ho organizzato le attività di Brain Gym in tre categorie a tale scopo: i Movimenti della Linea Mediana, gli Esercizi energetici/Atteggiamenti positivi (2) e le Attività di allungamento, immaginando come ciò avrebbe dato agli studenti, sia seduti che in piedi o facendo sport, opzioni che avrebbero potuto facilmente utilizzare per mantenersi attivi e impegnati. Così ho spiegato a Zane e a sua madre che, quando giochiamo, partecipiamo pienamente e svolgiamo i nostri compiti scolastici, ci muoviamo in tre dimensioni anatomiche che lavorano insieme in sinergia.

In quei primi giorni ho capito dalla ricerca sulla visione(3) quanto fosse importante la dimensione sinistra-destra per il successo scolastico. Avevo visto (come continuo a vedere) che, per alcune persone, fare solo pochi semplici Movimenti della Linea Mediana per questa dimensione laterale poteva essere sufficiente per integrare le abilità fisiche e migliorare le prestazioni per un particolare compito accademico. Sono arrivato alla piena fiducia che, mentre gli studenti svolgono le attività di Brain Gym e sperimentano la geometria del corpo, si muoveranno in armonia con la geometria stessa.

Negli anni successivi, mentre il lavoro scolastico diventava sempre più sedentario, ho visto per l’alunno diventare più importante sapere come accedere alle  altre due dimensioni. Per esempio, finché la dimensione avanti-indietro e il movimento in avanti non sono pronti per la mobilità, le competenze sinistra destra, così come vengono insegnati nella categoria dei movimenti della linea mediana, non saranno a loro volta facilmente accessibili.

Osservando Zane mentre svolgeva le sue pre-attività, ho potuto vedere che il movimento posteriore-anteriore (quello che chiamo Dimensione della Focalizzazione) del suo corpo non era per lui disponibile. Zane sembrava camminare e muoversi con i freni tirati, in una postura casuale che in realtà richiedeva un grande sforzo da parte sua per qualsiasi movimento in avanti. Quando era sdraiato sulla schiena, poteva sperimentare  la tensione dei suoi muscoli posteriori della coscia. Riusciva a malapena a piegarsi in avanti, e riusciva a malapena a sollevare una gamba di pochi centimetri. Dopo aver svolto una breve serie di Attività di allungamento per la sua Dimensione della Focalizzazione con me e sua madre (La Flessione del Piede, La Pompa del Polpaccio, Zorro, L’Aquila, Attivazione del Braccio e La Civetta), Zane è stato in grado di sollevare una gamba quasi perpendicolarmente all’altra, poi ripetendo dall’altro lato, aumentando la flessibilità dell’anca.

La priorità successiva erano i movimenti della Linea mediana. Zane ha scelto Il Disegno a Specchio e Gli 8 dell’alfabeto, che uso spesso per insegnare le abilità di coordinazione oculare, coordinazione motoria fine e formazione di lettere per la scrittura in corsivo.

Esempio di presa di precisione.
Pollice e dita lavorano insieme; la posizione della mano è dinamica

Che differenza! Quando abbiamo svolto la post-attività per vedere e calciare la palla, Zane era in piedi e si muoveva spontaneamente in tre dimensioni. Sembrava felice di avere l’esperienza di fidarsi del suo corpo per vedere e muoversi allo stesso tempo. Ha commentato che ora sentiva di potersi muovere molto più velocemente, che sembrava sapere dove sarebbe stata la prossima palla. Potevo vedere che, con i suoi muscoli ora più flessibili e più organizzati in termini di visione, Zane si muoveva con maggiore facilità e agilità.

Ho notato che, quando ora si sedeva a scrivere per la sua post-attività, Zane era seduto più eretto e mostrava un maggiore tono muscolare e destrezza motoria. Ha posizionato automaticamente il foglio sulla scrivania al centro della sua visuale, ha preso la penna con una presa rilassata, ha scritto con facilità e coordinazione e, senza che gli fosse detto come farlo, ha usato una presa di precisione. Sua madre guardò con impazienza alle sue spalle mentre scriveva ed esclamava: “Posso davvero leggerlo!”

Sono sessioni come queste che rendono il mio lavoro così appagante.

1) La presa di forza e la presa di precisione:
Hertling, D., & Kessler, R. M. (1996). Management of common musculoskeletal disorders: Physical therapy principles and methods. (3rd ed.).Philadelphia: J.B. Lippincott, pp 259-260.

Smith, L.K., Weiss, E.L. & Lehmkuhl, L.D. (1996). Brunnstrom’s clinical kinesiology. (5th ed.). Philadelphia: F.A. Davis., pp 216-219.

2) I 26 movimenti di Brain Gym® sono descritti in termini delle tre categorie dei Movimenti della Linea mediana, gli Esercizi energetici/Atteggamenti positivi e le Attività di allungamento nel libro di Dennison e Dennison: Brain Gym® impara a muoverti muoviti per imparare, Edizioni Tigulliana, 2014. Gli Esercizi energetici e gli Atteggiamenti positivi fanno parte della Dimensione della Centratura coinvolgendo il movimento su e giù per il rilascio dello stress mediante una organizzazione/stabilizzazione migliorata. Mentre gli esercizi energetici aiutano a sviluppare un senso di orientamento verticale, gli Atteggiamenti positivi sostengono la coscienza dei confini.

3) Alcuni riferimenti sulla visione e all’apprendimento  Maureen Powers, PhD, David Grisham, OD, Phillip Riles, MA. Saccadic tracking skills of poor readers in high school. Journal of the American Optometric Association; Volume 79, Issue 5 , Pages 228-234, May 2008 American Optometric Association. Published by Elsevier Inc. 

David Grisham, OD, MS, Maureen Powers, PhD, Phillip Riles, MA. Visual skills of poor readers in high school.Journal of the American Optometric Association: Volume 78, Issue 10 , Pages 542-549, October 2007. © 2007 American Optometric Association. Published by Elsevier Inc.

Solan, H.A., Shelley, Tremblay, J. Larson, S. Mounts, J. Silent Word Reading Fluency & Temporal Vision Processing Differences Between Good and Poor Readers. JBO – Volume 17/2006/Number 6/Page 151.

Streff, John W. The Cheshire Study: Change in Incidence of Myopia Following Program Intervention. Frontiers in Visual ScienceSpringer Series in Optical Sciences Volume 8, 1978, pp 733-749.

Clare PoracStanley Coren. Monocular asymmetries in recognition after an eye movement: Sighting dominance and dextrality. Perception & Psychophysics. January 1979, Volume 25, Issue 1, pp 55-59.

Photo Credits:
Boy with soccer ball: ID 22343505 © Spotmatik | Dreamstime.com
Example of power grip (thumb in inactive): ID 2028508 © Kateleigh | Dreamstime.com
Example of precision grip: ID 16095751 © Robbiverte | Dreamstime.com

© 2013 by Paul E. Dennison. All rights reserved.

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Dalla confusione alla lucidità: Come i Mattoncini da costruzione hanno cambiato la vita ad una signora anziana.

2012-56807-134177_22748_10574_tIn un blog post precedente ho descritto gli effetti dei Mattoncini da costruzione su un bambino di 3 anni. Oggi vorrei parlarvi dei risultati che ho ottenuto con questo metodo con una signora anziana.

Lucia (il nome è stato cambiato per mantenere la privacy) è una signora di 76 anni che si prende cura del marito 85 enne che soffre di demenza. Spesso si sente sopraffatta della situazione familiare perché non ha più tempo per se stessa. Oltretutto perde facilmente la pazienza quando mette in ordine le cartelle cliniche del marito e lui arriva e (altro…)

Dall’ansia al vivere con presenza

Ogni volta che faccio i riequilibri del programma della Kinesiologia educativa con clienti adulti, uso di solito il protocollo delle 7 dimensioni dell’intelligenza,  più completo e anche più complesso rispetto al protocollo di Brain Gym®. Nonostante io abbia  fatto migliaia di bilanciamenti con clienti di tutte le età, nella mia carriera 20ennale di Kinesiologa, non smetto mai di stupirmi dell’efficacia di questo strumento sorprendente, infatti, talvolta  con una sola seduta può cambiare la vita di una persona.

Vi presento Mary, la persona di cui vi parlerò, la quale mi ha contattato telefonicamente, parlandomi di un problema di vista, che desiderava affrontare inizialmente. (altro…)

Brain Gym® e la forza del cambiamento attraverso il gruppo

Riflettendo in questi giorni e preparando il corso di Brain Gym®* 101, che si terrà all’inizio di gennaio a Rapallo, mi sono riletta i commenti dei partecipanti ai corsi precedenti, mi sono accorta della potenzialità del cambiamento che avviene più facilmente nel gruppo, anziché nel lavoro individuale. (altro…)

I Mattoncini da Costruzione…. altro che Lego!

Negli ultimi anni mi sono formata nel metodo di Movement Based Learning ideato da Cecilia Koester, che è già stata invitata dalla nostra Associazione Edu-K Brain Gym Network Italia per ben due volte e ne organizzeremo altri corsi a Luglio 2019. Mi ritengo molto fortunata per aver potuto intraprendere questa formazione con Cecilia Koester,  poiché lei si occupa da più di 30 anni di persone diversamente abili.  Il metodo, chiamato Building Block Activities (Mattoncini da Costruzione), ripercorre e completa lo sviluppo neurologico là dove si era interrotto, in modo da favorirne la completa maturazione grazie alla creazione di nuove connessioni neuronali tra le diverse aree del cervello. Ogni attività dei Mattoncini da Costruzione affronta una competenza di sviluppo specifica, che potrebbe mancare o non essere ancora integrata nel sistema nervoso. (altro…)

“Benvenuto a casa mia”, una mamma racconta la sua esperienza con un bambino disabile

Questo racconto di Sharon Burleson, è stato pubblicato nel manuale del corso  “Come proporre Brain Gym® con bambini che hanno speciali necessità” di Cecilia Koester M.Ed

BG170Manual7-15_ita_new_def.indd“Ciao, benvenuto a casa mia, credo. Voglio dire, forse sei il benvenuto. Non sono ancora sicura. Quando ti conoscerai lo saprò di sicuro.
Il mio bambino è disabile, e io ho bisogno d’aiuto per sbrigare tutte le cose di cui lui ha bisogno. Allora ho bisogni di te. Anche lui ha anche bisogno di te, perché si consuma e si annoia con me e a volte mi detesta così tanto come lo detesto io (per favore non cominciare a giudicarmi – abbiamo appena iniziato. Io sono solo onesta, e in quanto a lui è l’unica ragione della mia esistenza, ci sono dei momenti quando entrambi siamo logorati).
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L’arte del Disegno a Specchio porta armonia emozionale in pazienti affetti da ictus

La stanza degli ospiti
Liisa Korhonen, Helsinki, Finlandia, Insegnante di Brain Gym® 

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Nel 2014 ho  partecipato ad un corso a Helsinki sul disegnare a due mani chiamato Double Doodle Play, una finestra per la visione integrata¹, gestita da Glenys Leadbeater della Nuova Zelanda. Durante il corso Glenys, ci raccontò che, come infermiera, usava spesso il Disegno a Specchio come strumento riabilitativo. Così, seguendo il suo esempio, ho cominciato a disegnare a due mani con mia sorella più giovane. Ritva ha 68 anni e dopo un ictus, nel 2010, le è stata diagnosticata l’emiplegia, l’afasia, l’epilessia e quant’altro. Dato che ha perso la sua lingua madre, il finlandese, parla ora in “emozionalese”.

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L’OTTO DELL’INFINITO, PIÙ DI UN SEMPLICE ESERCIZIO DI BRAIN GYM®

di Christian Dillinger, International Faculty Austria
Presentazione del suo intervento durante la Conferenza internazionale di Kinesiologia a Banff, Canada, Settembre 2015
traduzione: Sigrid Loos

Cristian Dillinger ha studiato scienze dello sport e del movimento all’Università di Graz, Austria. E’ istruttore di Touch for Health, docente di Hyperton X e membro della Facoltà internazionale della Educational Kinesiology Foundation per l’Austria. Nel suo studio pratica la terapia cranio-sacrale secondo Upledger, la manipolazione viscerale secondo Barral e la fisioterapia educativa (Immaginazione affettiva guidata). E’ il Presidente dell’Associazione di Kinesiologia professionale dell’Austria (OBK) e il direttore dell’Istituto Moving a Graz

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MALAWI, L’ALTOPIANO DEL MONTE CHAONE UN ESPERIENZA DI’ALTRI TEMPI

Il 2015 è il quarto anno in cui vado in Malawi come volontaria nelle missioni Monfortane e per fare formazione, sia con maestre delle scuole materne che con  giovani. Quest’anno, come già avvenuto l’anno scorso, tra le sfide molteplici, si è presentata l’occasione di un soggiorno sull’altopiano del Monte Chaone. (altro…)

L’apprendimento ha bisogno di competenze fisiche: il ruolo dell’insegnamento basato sul movimento

di Paul Dennison  Moving to Learn, The Physical Skills of Learning pubblicato a Novembre 2013 su Hearts at Play 

traduzione Sigrid Loos

dreamstime_m_15847073L’apprendimento viene definito come l’acquisizione di conoscenze o competenze mediante l’esperienza, la pratica o lo studio. L’apprendimento dipende non solo dalla capacità di immagazzinare nuove informazioni, ma anche dal poterle trasferire efficacemente da un’ area tematica (come lo spelling) a un’altra (come la lettura) e addirittura verso un’area completamente nuova (per esempio quella della scrittura creativa), capacità, questa, che dipende dalle competenze motorie. Solo recentemente però gli insegnanti stanno riconoscendo il movimento come mezzo di apprendimento efficace. I programmi scolastici hanno dato troppa importanza alla conoscenza nozionistica, che si focalizza principalmente sull’assunzione di informazioni come apprendimento in sé. Senza una conoscenza procedurale – l’apprendimento basato sul movimento – gli studenti sono incapaci di applicare le loro conoscenze a situazioni nuove. (altro…)

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