movimenti per la mente in movimento

L’Insegnante

Questo racconto anonimo è tratto dal manuale:”Come proporre Brain Gym® con bambini che hanno speciali necessità”, ideato da Cecilia Koester MEd che ha tenuto questo corso per la prima volta in Italia a fine ottobre. Ringrazio l’autrice per la gentile concessione di pubblicarlo sul mio blog. E’ una bella testimonianza come il cambiamento dell’atteggiamento dell’insegnante verso un alunno in difficoltà può fare una grande differenza.

Tanti anni fa c’era un insegnante che si chiamava signora Thompson. Il primo giorno di scuola, di fronte alla sua quinta classe disse una bugia ai bambini. Come tanti insegnanti, guardava i suoi alunni e diceva che li amava tutti nello stesso modo. Ma questo era impossibile perché là in prima fila c’era accasciato sul banco un ragazzino che si chiamava Teddy Stoddard.

http-o.aolcdn.comhssstoragemidas455492d834c8aad6d0481de3964308c4201643831180132359La Signora Thompson aveva osservato Teddy l’anno precedente e aveva notato che non giocava bene con gli altri bambini, che i suoi vestiti erano sporchi e che aveva sempre bisogno di un bagno. E Teddy poteva essere noioso.
Mentre passava il tempo la signora Thompson aveva preso gusto a segnare delle grasse “X” con una penna rossa a punta larga suoi quaderni di Teddy e a mettere una grande “F” (per fallimento, ndt) in cima alla pagina.
Nella scuola dove insegnava la signora Thompson era tenuta a rivedere il registro di ogni bambino degli anni precedenti e quello di Teddy era l’ultimo. Tuttavia quando rivedeva il suo registro rimaneva molto sorpresa. L’insegnante della prima elementare aveva scritto: “Teddy è un bambino intelligente pronto a ridere. Esegue i lavori correttamente
e ha delle buone maniere; è una gioia averlo in classe.” Il suo insegnante in seconda aveva scritto: “Teddy è un alunno eccellente, ben amato dai sui compagni, ma è turbato perché sua madre ha una malattia terminale; la vita a casa dev’essere una lotta.”
Il suo insegnante della terza aveva scritto: “la morte della madre è stata dura per Teddy. Cerca di fare del suo meglio ma suo padre non mostra molto interesse, e la vita a casa avrà presto un’influenza negativa su Teddy se non vengono presi provvedimenti”. Il giudizio dell’insegnante di quarta diceva: “Teddy si è ritirato e non mostra molto interesse per la scuola. Non ha tanti amici e a volte si addormenta in classe.”
Ormai la Signora Thompson aveva capito il problema e si vergognava profondamente di sé. Si sentì ancora peggio quando i suoi alunni le portavano dei regali natalizi. Tutti erano impacchettati con carta brillante e nastri colorati tranne quello di Teddy. Il suo regalo era avvolto in una carta grezza e marrone che Teddy aveva ricavato da una borsa della spesa.
La signora Thompson ebbe difficoltà ad aprire il suo tra tutti quegli altri regali. Alcuni bambini iniziarono a ridere quando trovò un braccialetto di strass a cui mancavano alcune pietre, una bottiglia di profumo ancora pieno per un quarto. Ma le risate dei bambini si interruppero quando disse quanto era bello il braccialetto, lo indossò e si misi un po’ di profumo sul polso.
Quel giorno Teddy Stoddard si fermò dopo la scuola giusto per dire: “Signora Thompson, oggi odori come mia mamma.” Quando i bambini uscirono pianse per almeno un’ora.
Proprio quel giorno abbandonò l’insegnamento tradizionale: lettura, scrittura e aritmetica. Invece, iniziò ad insegnare ai bambini. La Signora Thompson prestava
particolarmente attenzione a Teddy e metteva il profumo di Teddy nei giorni delle verifiche.
Quando lavorava con Teddy la sua mente sembrava attivarsi. Più lo incoraggiava più velocemente rispondeva. Alla fine dell’anno Teddy era diventato uno dei bambini più intelligenti della classe, e nonostante la sua bugia che amava tutti i bambini ugualmente, Teddy diventò uno dei suoi studenti favoriti.
Un anno più tardi, la maestra trovò un bigliettino sotto la porta, era di Teddy che diceva che lei rimaneva sempre l’insengnante migliore che lui avesse mai avuto in vita sua.
Passarono altri 6 anni prima che ricevesse un altro biglietto da Teddy. C’era scritto che aveva finito la scuola superiore, terzo nella sua classe, che lei rimaneva sempre la migliore insegnante che lui avesse mai avuto in vita sua.
Quattro anni più tardi la maestra ricevette un’altra lettera che diceva che anche se i tempi erano a volte difficili, lui aveva continuato ad andare a scuola e presto si sarebbe
diplomato con il massimo dei voti. Rassicurava la signora Thompson che lei rimaneva sempre la migliore insegnante che lui avesse mai avuto.
Dopo quattro anni arrivò un’altra lettera. Sta volta Teddy spiegò che dopo la laura voleva continuare gli studi. La lettera diceva che lei rimaneva sempre la migliore insegnante e la favorita della sua vita. Ma ora il suo nome era un po’ più lungo. Si firmava:
“Theodore F. Stoddard, MD.”
La storia non finisce qui. Vedi, che c’era un altra lettera dopo un anno. Questa volta Teddy scrisse che aveva incontrato una meravigliosa ragazza e che presto
si volevano sposare. Spiegò che suo padre morì alcuni anni prima e si chiedeva se
Mrs Thompson fosse d’accordo a sedersi al posto generalmente riservato alla madre dello sposo durante la cerimonia. Certo che la signora Thompson lo avrebbe fatto e indovina cosa?
Indossò quel braccialetto con le pietre di strass mancanti. Inoltre si mise il profumo che la madre di Teddy usò al loro ultimo Natale. Si abbracciarono e il dottor Stoddard sussurrò all’orecchio della signora Thompson: “Grazie Signora Thompson per avere sempre creduto in me. Grazie tante per avermi fatto sentire importante mostrandomi che potevo fare diversamente.” La signora Thompson con le lacrime agli occhi sussurrò: “Teddy, ti sbagli alla grande. Sei stato tu ad avermi insegnato che potevo fare diversamente. Non sapevo come insegnare finché ti ho incontrato.”

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