L’IMPORTANZA DELL‘ ACQUA PER IL NOSTRO CORPO E IL NOSTRO CERVELLO
L’acqua è un elemento vitale per tutti gli esseri viventi, ma siamo veramente consapevoli dell’importanza dell’acqua per il nostro corpo e soprattutto per il nostro cervello? L’uomo può sopravvivere 30 a 50 giorni senza cibo e massimo 4 giorni senza acqua. 99% delle nostre molecole nel corpo sono molecole d’acqua.
La maggior parte delle persone però non beve sufficientemente acqua o lo fa in modo sbagliato. In Brain Gym® consigliamo di sorseggiare lentamente l’acqua pura, non gasata tenendola un po’ in bocca prima di deglutire . In generale si consiglia di assumere 30 ml di acqua per 1Kg di peso corporeo. Sorseggiandola lentamente e frequentemente diamo alle cellule del corpo la possibilità di assumerla meglio, come la pioggia fine che penetra il terreno.
Il nuovo paradigma dell’acqua
Il Dr. Fereydoon Batmanghelidj, (1931 –2004) dopo gli studi in medicina a Londra, praticò in Iran sotto il regime dello Shah. Nel 1979 fu arrestato insieme ad altre persone ritenute politicamente avversari dell’Ayatollah Khomeini. Un giorno fu chiamato in aiuto ad un prigioniero che soffriva di crampi atroci allo stomaco; non avendo a disposizione alcun medicinale, Batmanghelidj somministrò all’uomo due bicchieri di acqua, dopo un quarto d’ora il paziente si rilassò e i crampi sparirono. Batmanghelidj iniziò così i suoi studi clinici su un nuovo paradigma in Medicina: le ramificazioni fisiologiche e le complicazioni metaboliche della disidratazione cronica, involontaria come causa primaria di molte gravi malattie.[1]
Dopo la sua liberazione emigrò negli Stati Uniti, dove proseguì i suoi studi sulla disidratazione e nel 1992 uscì il suo primo libro: “Your body’s many cries for water”.
Batmanghelidj sosteneva che il 70-80% delle cosiddette malattie moderne, sono causati da una disidratazione cronica del corpo.
Metaforicamente parlando, il nostro corpo è una centrale idroelettrica, ovunque ci siano punti di commutazione importanti, il corpo ha costruito delle “turbine”. Le cellule sono come ruote idrauliche, perché ricevono e rilasciano costantemente acqua. È molto importante che questo processo sia costantemente in funzione. L’acqua viene fornita alle cellule attraverso i canali ionici, se l’acqua scorre a sufficienza attraverso questi canali, perché beviamo abbastanza acqua durante il giorno, allora l’ATP (nucleoside adenosina trifosfato) viene prodotto come vettore energetico e il nostro corpo e il nostro cervello funzionano bene.
Batmanghelidj consiglia di bere circa 2 litri nell’arco della giornata. La medicina tradizionale cinese e l’Ayurveda consigliano addirittura di bere acqua calda (a temperatura corporea), soprattutto al mattino a stomaco vuoto, per stimolare i processi digestivi. Se beviamo troppo poco, i nostri livelli di energia si abbassano.
Tutti i processi dell’organismo dipendono dalla produzione di ATP, in particolare il cervello contiene l’85% dell’acqua totale presente nel nostro corpo; le sue dimensioni (un cinquantesimo) richiedono un quinto dell’apporto di sangue (20%). Questo dimostra quanto ossigeno e acqua siano necessari per i processi metabolici del cervello.
Se l’apporto idrico è troppo basso, questi processi metabolici vengono interrotti, non si riesce a produrre abbastanza ATP e l’organismo inizia a manifestare sintomi come stanchezza, spossatezza, mancanza di concentrazione, ecc. La disidratazione cronica può persino portare a malattie gravi come l’ipertensione, l’iperacidità, la gastrite, i processi neurodegenerativi e la depressione.
Secondo l’esperienza clinica di Batmanghelidj, queste malattie possono essere contrastate con un’idratazione lenta e continua. Anche l’assunzione di sale gioca un ruolo importante in questo senso, si può quindi mettere un pizzico di sale nell’acqua per liberarvi dalla svogliatezza e dal malumore. In conclusione potremo affermare con il Dr. Batmanghelidj che per mantenere il nostro corpo e il nostro cervello in buona salute per una lunga vita dobbiamo rispettare i seguenti punti:
- bilanciare il contenuto di acqua e sale nell’organismo
- esercitare la massa muscolare del corpo per migliorare l’efficienza delle funzioni cerebrali
- evitare le bevande che disidratano e rendono il corpo più tossico (caffè, alcolici, tè…)
- seguire una dieta giornaliera equilibrata di proteine e verdure (20% proteine/80% verdure), legumi e frutta, con il minor numero possibile di amidi e zuccheri
Nel libro vengono analizzati i presupposti errati rispetto ai sintomi della disidratazione.
- L’intera struttura della medicina moderna è costruita sulla premessa, tristemente errata, che la secchezza della bocca sia l’unico segno di disidratazione.
La secchezza della bocca è in realtà uno degli ultimi indicatori di disidratazione dell’organismo, perché quando si percepisce la bocca secca, molte delicate funzioni dell’organismo sono state bloccate e vanno verso l’eliminazione. Questo è il processo di invecchiamento, che avviene attraverso la perdita di queste funzioni enzimatiche: un corpo disidratato perde in funzionalità ed elasticità.
- Il secondo grande errore è il pensare che l’acqua sia una sostanza semplice che si limita a sciogliere e a far circolare diverse sostanze. L’acqua in realtà non è una semplice sostanza inerte, ha due proprietà primarie nel corpo. La prima è quella di sostenere la vita, la seconda, più importante, è la sua funzione idratante. La medicina moderna riconosce solo le proprietà vitali dell’acqua.
- Il terzo grave errore è la premessa che il corpo umano sia in grado di regolare in modo efficiente l’assunzione di acqua, per tutto l’arco della vita della persona. Con l’avanzare dell’età, perdiamo la percezione della sete e non riusciamo a bere adeguatamente, in questo modo le cellule, simili a susine degli organi vitali, diventano simili a prugne secche e non sono più in grado di sostenere la vita. Dobbiamo riconoscere l’insorgere della disidratazione e le sue manifestazioni per prevenire le fasi irreversibili del processo d’invecchiamento.
- Il quarto errore è il pensiero che qualsiasi liquido possa sostituire il fabbisogno idrico dell’organismo. Alcune bevande di uso comune non funzionano nell’organismo come l’acqua naturale. Il consumo di caffè, bibite gasate ecc. che passano prima nell’apparato gastrointestinale, non idratano il corpo. In poche parole, le nuove conoscenze scientifiche dimostrano che la disidratazione cronica involontaria del corpo umano, può manifestarsi con diversi sintomi e causare malattie che potrebbero essere curate con un corretta idratazione.
Il messaggio di questo libro è semplice: “Tu non sei malato, sei assetato”.
[1] F. Batmangelidj “Il tuo corpo implora acqua, Macro Editzione 2023